Nuova legge per la sicurezza delle piscine: l’intervista con Assopiscine

In questi ultimi mesi si è parlato spesso della sicurezza nelle piscine private e pubbliche. Il tema, infatti, è tornato di grande attualità dopo la presentazione in Parlamento di un disegno di legge dedicato alla sicurezza e alla salute nelle piscine, una normativa attesa da oltre vent’anni che mira a rendere obbligatori molti standard finora applicati solo su base volontaria.
Per chiarire impatti, tempistiche e riferimenti tecnici, abbiamo intervistato Ferruccio Alessandria, presidente di Assopiscine, associazione di riferimento del settore che ha contribuito in modo determinante alla nascita del disegno di legge.
Perché è importante una normativa sulla sicurezza in piscina?
Il tema della sicurezza in piscina non riguarda solo le strutture pubbliche, ma anche quelle private e residenziali, dove ogni anno si verificano numerosi incidenti.
Ferruccio Alessandria ci ha ricordato alcuni dati significativi:
“In Italia ogni anno muoiono per annegamento circa 400 persone. Oltre il 10% dei casi avviene in piscina e, tra questi, circa la metà riguarda bambini. Le piscine non sono solo luoghi di relax o divertimento, ma veri e propri spazi sociali: per questo il nostro impegno è ridurre al minimo ogni rischio di incidente.”
Per affrontare questa realtà, Assopiscine ha avviato un percorso fatto di campagne di sensibilizzazione e incontri con le istituzioni, con l’obiettivo di portare il tema della sicurezza al centro del dibattito pubblico.
Un impegno costante che ha portato l’associazione a partecipare al tavolo tecnico del Ministero della Protezione Civile, contribuendo con la propria esperienza alla redazione della nuova legge.
Il modello francese come punto di riferimento
Tra gli esempi europei più significativi, la Francia rappresenta un caso concreto di come una normativa sulla sicurezza possa produrre risultati concreti. La legge francese, in vigore dal 2003, riguarda le piscine private e ha portato a una riduzione del 75% degli annegamenti nei vent’anni successivi.
“La legge francese è stata per noi un riferimento fin dall’inizio,” spiega Ferruccio Alessandria. “Abbiamo fornito ai Ministeri della Protezione Civile e della Salute tutta la documentazione relativa alle normative europee già esistenti, compreso il testo della legge francese, proprio perché potesse essere un modello di partenza.”
È su queste basi che nasce l’impegno italiano verso una legge analoga: un punto di svolta atteso da anni per il settore delle piscine.
Cosa cambierà con la nuova normativa?
La principale novità introdotta dal disegno di legge riguarda la cogenza delle norme, cioè la loro obbligatorietà.
Come spiega Alessandria:
“In Italia esistono da anni normative UNI e regolamenti regionali che disciplinano la sicurezza delle piscine, ma sono stati applicati in modo disomogeneo, a macchia di leopardo. Alcune regioni li recepivano, altre no. Il risultato è sempre stato un quadro frammentato e poco chiaro.”
Con la nuova legge, le normative UNI diventeranno vincolanti su tutto il territorio nazionale, sia per le piscine pubbliche che per quelle private. Queste leggi prevedono, tra le altre cose, sistemi di sicurezza per i bambini, dotazioni di salvataggio, requisiti costruttivi e di manutenzione e l’obbligo di garantire un controllo costante della qualità dell’acqua.
Quando entrerà in vigore la nuova legge?
Per quanto riguarda le tempistiche, Alessandria spiega che l’iter parlamentare è ancora in corso, ma procede con modalità accelerate:
“Tecnicamente un disegno di legge può essere approvato nell’arco di 12–18 mesi, ma nel nostro caso parliamo di una proposta presentata con procedura d’urgenza, quindi ritenuta prioritaria dalle istituzioni.”
Una volta approvata, la legge prevede che tutte le nuove piscine dovranno essere costruite in conformità ai nuovi standard di sicurezza, mentre per gli impianti già esistenti sarà concesso un periodo di adeguamento di circa tre o quattro anni, così da permettere a proprietari e gestori di mettersi in regola gradualmente.
Alessandria sottolinea anche che una normativa chiara e condivisa non rallenterà il mercato, ma anzi favorirà la crescita del comparto, come già accaduto in Francia dopo l’introduzione della legge del 2003.
“Una regolamentazione moderna,” spiega, “rende il settore più solido e competitivo, aumentando la fiducia dei consumatori e sostenendo le imprese virtuose.”
Guarda l’intervista completa tra Fabio Favaretti e Ferruccio Alessandria per scoprire tutti i dettagli sulla nuova legge per la sicurezza delle piscine private e pubbliche.























